Talvolta capita di avere a che fare con qualche opera particolare, la cui esistenza, per non dire provenienza, sia totalmente sconosciuta. Questo tessuto, con ogni probabilità africano e risalente allo scorso secolo, rappresenta a pieno la categoria delle opere “particolari” tanto per tecnica di realizzazione quanto per l’uso di destinazione.
L’opera è stata prima sottoposta a pulitura meccanica mediante aspiratore a potenza controllata e successivamente, previa analisi della resistenza dei coloranti, oggetto di una pulitura in solvente acquoso che ha restituito idratazione alle fibre e di conseguenza morbidezza ed elasticità al manufatto. La caratteristica tessitura dell’opera, più simile ad una lavorazione a maglia piuttosto che ad una produzione al telaio, ha imposto un intervento di tipo conservativo con posizionamento di supporti localizzati e sagomati a seconda della lacuna; i supporti sono stati selezionati per consistenza e colore affinché risultassero completamente compatibili all’originale.