Un pannello serico dal colore brillante e dal ricamo elegante e ricercato, il frammento di un’antica tappezzeria tessile attribuibile al XVIII o XIX secolo. Ecco l’opera in questione. Un manufatto che è giunto in laboratorio in uno stato conservativo davvero precario.
Il tessuto appariva infatti apparentemente integro ma con grandi perdite di colore e abbassamenti cromatici dati da un’esposizione alla luce continua e priva di filtri. La realtà conservativa tuttavia andava ben oltre le più catastrofiche ipotesi. Le parti originali dell’opera erano infatti tenute insieme da una serie di toppe adesive di cotone, intrise di una qualche colla di natura non identificata. Altri punti erano invece direttamente interessati dalla presenza di nastro adesivo ad altissima tenuta. Se la presenza di queste toppe e questi inserti adesivi è stata da una parte salvifica per la sopravvivenza dell’opera, dall'altra ha però contribuito al precoce invecchiamento della fibra e al definitivo danneggiamento della struttura portante. Per questo è stato necessario elaborare un piano di intervento preciso e delicato che tenesse in conto delle numerose fragilità del tessuto. Il restauro, di natura conservativa, si è quindi sviluppato in una prima parte di pulitura e rimozione delle colle adesive dall’originale e una seconda parte di restauro con utilizzo di resinatura e posizionamento finale di una microrete superficiale di contenimento.