Non capita tutti i giorni di avere a che fare con tessuti di questo genere. Apparentemente semplici per tecnica, disegno e colorazione, i tessuti archeologici nascondono una preziosità che va oltre a ciò che vediamo. Si tratta infatti di tessuti (o per meglio dire frammenti) molto antichi, originariamente appartenuti a vesti, teli d’arredamento, sudari o passamanerie decorative che oggi non esistono più ma che possiamo immaginare attraverso meccanismi di ricostruzione basati sull’analisi di ciò che è giunto fino a noi.
Ed è per questo motivo che si rivela ancor più fondamentale preservare questi tessuti da ulteriori degradi scegliendo soluzioni conservative non invasive, preferendo un approccio “tradizionale” ad ago e filo e prediligendo fibre naturali nella selezione dei materiali di supporto e dei filati.